mercoledì 22 novembre 2017

I rischi

Giocattoli di plastica.. che paura! 

Tra le diverse tipologie di frutta artificiale che sono state descritte nei post precedenti, in questo dedicato ai rischi della cosa artificiale, prendiamo in esame i giochi educativi per bambini che riproducono cibi, frutta e verdura. Spesso sotto accusa non sono i ciucci o le tettarelle per neonati, fabbricati in caucciù o silicone, ma molti giocattoli di plastica, soprattutto quelli morbidi. Assenti nei giocattoli di plastica rigida, gli ftalati sono presenti invece in grande quantità in quelli morbidi, particolarmente usati nella prima infanzia. I tecnici di Greenpeace International, che hanno analizzato 63 tipi di giocattoli, provenienti da tutto il mondo, sostengono di aver trovato dosi preoccupanti di ftalati, anche il 40 per cento del peso di un giocattolo. "Gli ftalati sono sostanze che non si legano alla molecola del Pvc, ma rimangono debolmente attaccate - spiega Fabrizio Fabbri, responsabile della battaglia di Greenpeace. - Un po' come avviene con l'acqua trattenuta da una spugna. Migrano quindi con grande facilità dai giocattoli al bambino che li succhia. E il rischio è gravissimo per le loro caratteristiche tossiche, capaci di alterare gravemente il sistema endocrino". L'Istituto Superiore della Sanità ha per questo fissato una dose massima di ftalati rilasciati nei giochi in Pvc.



La  Direttiva europea 2009/48/CE sulla Sicurezza dei giocattoli riporta i differenti rischi a cui sono sottoposti i bambini se si trovano a giocare con giocattoli non idonei:


  1. rischio di soffocamento/strangolamento, spesso associato a presenza di piccole parti
  2. rischio chimico per presenza di sostanze chimiche vietate (quali ftalati, piombo, cromo VI e altri metalli pesanti)
  3. rischio microbiologico dovuto a ingestione, inalazione o contatto con elementi contaminati.

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